Si è tenuta la scorsa settimana la Malta Week, evento di iGaming ospitata da SiGMA Group. Si è trattata di un’occasione per parlare del futuro del settore e confrontare le diverse esperienze. All’evento hanno partecipato 25.000 persone, 1.000 tra sponsor ed espositori, 400 relatori, 300 affiliati, 400 aziende e 100 influencer. Molti sono stati i temi trattati, ma due in particolare meritano di essere approfonditi: lo sviluppo del mercato maltese e il futuro dell’iGaming.
L’iGaming a Malta
Attualmente Malta è la sede di oltre 300 società che offrono più di 10.000 opportunità di lavoro legate al gioco, tra le quali rientrano anche alcuni dei migliori casinò online non AAMS. A favorire le suddette imprese vi sono il regime di licenze favorevole all’interno di una giurisdizione dell’Unione Europea. Per questo motivo la piccola isola è diventato un polo fondamentale per chi vuole investire nell’azzardo. Del resto, come ha dichiarato lo stesso Primo Ministro maltese, Abela «L’industria dell’iGaming di Malta sta superando il resto d’Europa ed è ora tre volte più grande di quanto non fosse prima della pandemia».
Anche i dati sembrano avvalorare tale tesi. Durante la prima metà di quest’anno, l’industria ha generato un valore aggiunto all’economia locale di 712 milioni di euro, con un aumento di quasi 90 milioni di euro rispetto alle cifre della prima metà dell’anno precedente. Attualmente, questo settore rappresenta un decimo di tutta la crescita economica del Paese, mentre nel resto d’Europa il contributo dell’industria del gioco è stato tre volte meno pronunciato.
Si può dunque parlare di «ecosistema maltese» per quel che riguarda l’industria sull’isola e sembra che i dati citati siano destinati a crescere ulteriormente.
State of Gaming App Marketing 2022
Per quel che riguarda il futuro dell’iGaming sono tutti concordi nell’affermare che tale settore è destinato ad avere una espansione sempre maggiore, al punto che manderà a breve in soffitta console come Playstation e Xbox.
Il gioco su dispositivi mobili è un mercato enorme che nel 2021 ha generato 116 miliardi di dollari a livello globale. A rivelarlo è lo State of Gaming App Marketing 2022, ricerca presentata da AppsFlyer. Sempre secondo tale ricerca in Italia le applicazioni gaming hanno registrato un aumento annuale complessivo delle installazioni del 36% su iOS e del 9% su Android rispetto al trimestre 2020. Senza dubbio a questo boom ha contribuito il periodo di lockdown che si è vissuto, ma sarebbe riduttivo spiegare tutto solo in questo modo. La verità è che si verso una globalizzazione del settore.
La spesa degli operatori di settore per acquisire utenti ha toccato i 14,5 miliardi di dollari nel 2021, con gli Stati Uniti che attraggono la metà del budget globale. Tuttavia, c’è un aspetto che non va sottovalutato e che potrebbe minacciare il settore, quello relativo alla privacy. Le recenti modifiche apportate in materia, sempre secondo lo State of Gaming App Marketing 2022, hanno avuto conseguenze. Infatti, se i sistemi Android hanno avuto un calo di installazioni del 13%, iOS ha aumentato i propri download del 35%, portando l’aumento complessivo della spesa ad un +18%.
Questo dato evidenzia come il successo delle varie app vada di pari passo con la tutela dei dati degli utenti, cosa resa ancor più evidente dal calo dei sistemi Apple dopo l’introduzione del sistema AppTrackingTransparency (Att). Tale applicazione raccoglie i dati degli utenti e li condivide con altri utenti attraversi terze parti, allo scopo di monitorarne gusti e propensioni. Ciò significa che in futuro sarà necessario trovare un equilibrio tra dati degli utenti e strumenti di monetizzazione se non si vorrà perdere in competitività.
Per quel che riguarda il futuro dell’iGaming, a svelarlo è stato Ondrej Lapides, CEO della Tom Horn Gaming, società con sede a Malta. Queste le sue dichiarazioni: “L’industria dell’iGaming è solitamente all’avanguardia nell’innovazione, nella scoperta di nuove tecnologie e nella loro implementazione in diversi ambiti. Realtà virtuale e Metaverso sono sicuramente le parole d’ordine di oggi e molte aziende stanno esplorando le loro immense possibilità anche nell’industria dei giochi”.
Tale previsione è suffragata da altri dati. Secondo il sito Statista.com, la Realtà Virtuale entro la fine del 2022 arriverà a valere 60 milioni di dollari.
Anche il Metaverso suscita grande interesse ma su di esso, il giudizio è ancora sospeso. A riguardo c’è da dire che ha suscitato scalpore un articolo di Coindesk che, citando dati del servizio DappRadar, ha scritto che i mondi virtuali sarebbero disabitati, pur ricevendo enormi finanziamenti. Secondo tale articolo, Decentraland avrebbe auto solo 535 utenti attivi giornalieri e The Sandbox appena 619, con un afflusso mensile, rispettivamente, di 6.160 e 10.190 utenti.
A questo articolo hanno replicato le due società chiamate in causa, pubblicando i propri dati interni. In settembre Decentraland ha dichiarato di aver avuto 56.697 utenti attivi mensili, mentre The Sandbox ha detto che durante la sua ultima apertura (l’Alpha Season 3) ha ospitato 201.000 utenti mensili e 39.000 giornalieri.
Difficile attualmente dire se il Metaverso avrà veramente un futuro, ma di certo è che si tratta di un mercato che in molto cercheranno di sviluppare nei prossimi anni.